marchio dell'associazione engramma
locandina

Variazioni sul Mito. Femminile sotterraneo

1-13 luglio 2011, Napoli Teatro Festival Italia, Tunnel Borbonico - Napoli

Arianna o il labirinto
Palinodia per Elena
Antigone, nozze di morte
con Giovanna Di Rauso

 

orario 20.45
1, 8 luglio Arianna; 2, 9 luglio Elena; 3, 10 luglio Antigone
orario 17.45
4 luglio Arianna; 5 luglio Elena; 6 luglio Antigone
orario 17.15
11 luglio Arianna; 12 luglio Elena; 13 luglio Antigone

 

produzione Napoli Teatro Festival Italia
in collaborazione con Teatro Stabile di Napoli

da un’idea di Luca De Fusco
testi Monica Centanni e Daniela Sacco
da Omero, Eschilo, Sofocle, Gorgia, Pausania, Friedrich Nietzsche, Hugo von Hofmannsthal, Ezra Pound, Cesare Pavese, Maria Zambrano, Friedrich Dürrenmatt
elaborazione drammaturgica Daniela Sacco
regia e ambientazione scenografica Bruno Garofalo
assistente alla regia Gennaro Monti
arpa celtica e voce  Anna Cefalo
percussioni e altri strumenti Massimo d’Avanzo
elementi scenografici Francesca Garofalo
movimenti coreografici Emma Cianchi
musiche a cura di Ensemble da Anaan
costumi Mariagrazia Nicotra

 

Giovanna Di Rauso dà corpo e voce ad Arianna, Elena e Antigone. Ogni sera un personaggio diverso: tre monologhi, cinque repliche per raccontare, attraver so il mito, le mille sfaccettature del femminile legato alla dimensione ambigua, segreta, oscura. Il pubblico è invitato a prender parte a un viaggio nel ventre della terra, un iter ad inferos nei me andri nascosti della città, che diventa anche un itinerario nelle profondità della psiche. E non potevano che essere tre donne, archetipi dell’eterno femminino, a condurre il gioco: Arianna, signora del Labirinto, un’inedita sorella incestuosa del Minotauro che finisce sposa di Dioniso dopo essere stata abbandonata dall’uomo che amava; Elena, “la splendente”, vittima e carnefice di una bellezza che è causa di dolore e di morte; e infine, l’ostinata sposa di Ade, signore degli Inferi: Antigone, così risoluta nell’affermare la superiorità della legge “non scritta” del genos da non esitare a considerarla superiore alle norme della polis.Col mito, per il suo carattere multiforme e vitale, si sono confrontati autori di ogni tempo e paese, tant’è che, nella stesura del testo teatrale, Monica Centanni e Daniela Sacco, hanno attinto a piene mani alle opere di molti scrittori, da Omero a Dürrenmatt, passando per Nietzsche, Hofmannsthal e Pavese.

Materiali