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Antigone, nozze di morte

22 marzo 2012, Teatro Goldoni - Venezia, 22 marzo 2012

in Variazioni sul Mito 2011/2012

 

con Marta Richeldi
testo di Daniela Sacco
da Eschilo, Sofocle, William Shakespeare, Marguerite Yourcenar, Yannis Ritsos, Maria Zambrano

 

Antigone riceve sottoterra gli abitanti della città divenuta oramai a lei nemica e si fa seguire lungo l’iter ad Inferos che la vede sprofondare progressivamente nei meandri della sua tomba-prigione. Affranta dal dolore rievoca le vicende di Tebe ma è risoluta nella sua decisione di andare incontro alla morte perché irata contro la città complice del decreto di Creonte e colpevole d’indifferenza. Procedendo nella discesa acquista lucidità, determinazione, rabbia, fino ad accogliere il suo destino di sposa di Ade, dio degli Inferi, e confondersi totalmente con l’ambiente che la circonda. Fuori, di sopra, la città per effetto delle sue maledizioni d’Erinni - le divinità della vendetta di cui Antigone si riconosce paladina - è travolta dalla sozzura e, in un macabro rovesciamento, somiglia sempre più agli Inferi.

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