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Eutanasia di Fedra

27 settembre 2019, Chiostro di Levante| Monastero dei Benedettini | Università degli Studi di Catania

Eutanasia di Fedra

 

a cura di Monica Centanni, Anna Fressola, Simona Scattina

Azione teatrale da: Eschilo, Euripide, Ovidio, Seneca, Plutarco, Gide, Cvetaeva, Yourcenar, Pavese, Ritsos, Cortazar, Dürrenmatt, Escalante

testi a cura di labΔrama; con Alice Billò, Marco Sciotto

 

Il mito parla, in modo urgente e bruciante, dell’attualità. L’azione teatrale di questa sera, per la Notte dei ricercatori 2019, è dedicata a Eluana Englaro, alla cui vicenda 9 anni fa ci siamo ispirati per questa riscrittura del mito; e a Fabiano Antoniani, che è stato capace di trasformare la sua coraggiosa scelta di libertà in un segno per tutti. 

 

In questa variante del mito di Fedra è la Nutrice a tenere la scena, a raccontarci delle vicende della fanciulla infiammata d’amore. Tutto passa dalla sua voce, dal filtro di uno sguardo sempre complice, affettuoso, protettivo e materno. Il dramma di Fedra viene evocato attraverso un racconto vivo, scandito in tre scene, che scavano il tempo del mito fino a spalancarne memorie e orrori. A riannodare i fili della storia assieme alla Nutrice intervengono le figure maschili che hanno segnato le tappe della giovinezza di Fedra: il Minotauro, Teseo, e Ippolito, come tracce fantasmatiche di amori assoluti e crudeli. Ma il più crudele, perché autentico incontro con Eros, è l’amore per Ippolito che sarà fatale per Fedra perché la ricondurrà inesorabilmente al suo tragico destino mitico.

Arrivata a quest’ultima tappa della storia della sua bambina, la Nutrice si prenderà cura di lei fino alla fine, e la cullerà fino alla morte, liberamente scelta dall’eroina del mito per dare un senso alla sua storia.